Come Caricare i Cristalli e le Pietre in Cristalloterapia
In questi casi potremmo comportarci come un “vampiro” nei confronti delle nostre pietre, prosciugandole di energia, più rapidamente di quanto facciamo solitamente.

La carica può essere indicata anche nel caso in cui non abbiamo dato attenzioni alle nostre pietre per lunghi periodi (che saranno entrate in uno stato di inattività simile al nostro sonno).
Le conseguenze di una mancata carica possono portare alla devitalizzazione della pietra o un abbassamento della sua potenza energica e di conseguenza delle sue facoltà di guarire, fino alla frattura fisica della stessa.
Non è inconsueto notare l’apparizione di fratture che si formano senza motivo apparente sulla superficie dei nostri cristalli, in seguito a un periodo particolarmente impegnativo e stressante per loro.
Gli Argomenti di Questo Articolo:
Carica con la Luce Solare o Lunare
E’ uno dei metodi più conosciuti e più utilizzati: si lasciano i cristalli su un davanzale esposto alla luce della Luna piena o del Sole del mattino (avvolti in un panno ed evitando le ore più calde – 12:00 / 15:00) permettendo loro di assorbine le radiazioni.
Come già spiegato nel post dedicato alla purificazione dei cristalli, non tutti i cristalli amano la luce del Sole (che può tavolta rovinarli facendoli sbiadire) o la Luce lunare.
La regola generale prevede che i cristalli rossi, gialli e arancioni vadano ricaricati con la luce solare mentre quelli verdi, blu, rosa, viola, trasparenti e neri alla luce lunare.
Per la ricarica con la luce lunare sono indicate le fasi lunari di luna crescente o luna piena.
È possibile verificare la corretta esposizione consultando le schede di approfondimento delle proprietà di ciascun cristallo.
Carica con la Drusa di Ametista
Possiamo impiegare una drusa di Ametista o di Quarzo Ialino per ricaricare i nostri cristalli, adagiandoli sopra la sua (evitando di coprire la parte in rilievo in cui si sono formati dei cristalli più grandi, punto da cui sgorgano le energie autorigeneranti delle nostre druse).
Possiamo lasciarli riposare una notte in casi non gravi, mentre almeno due giorni saranno adatti per ricaricare cristalli più compromessi.
A seconda delle dimensioni della drusa, è possibile ricaricare più di un cristallo alla volta (a meno che non abbia dimensioni considerevoli, è meglio non ricaricare più di due cristalli a volta, in tal caso raddoppiare il tempo di rigenerazione previsto).
Carica con la Terra
La terra non rappresenta solamente un efficace mezzo di purificazione per i cristalli, costituisce anche uno straordinario ventre materno per loro.
Infatti i cristalli si ricaricano completamente a contatto con la terra, a patto che siano presenti delle piante: la terra a contatto con le piante è ricca di vita, è vitalizzata e cede questa energia alle pietre.
Le piante riproducono sul piano sottile la fotosintesi clorofilliana, assorbendo le energie negative che trasformano in positive e rilasciano quelle positive, poi assorbite dalle pietre tramite la terra.
Poiché la terra svolge anche un’azione purificante nei confronti delle pietre, questo metodo è da evitare nel caso in cui una pianta sia malata o esile, in quanto se già debilitata o se la pietra è troppo carica di energie negative, può subire un forte contraccolpo che può portarla a morire velocemente.
L’unica controindicazione può essere data dalla possibilità, che il cristallo si sporchi di terra: nel caso in cui abbiate una pietra che non volete che si sporchi, inseritela in un sacchetto di tessuto prima di adagiarla sul terreno.
Carica con la Piramide
L’energia di cui la pietra sarà impregnata, sarà molto particolare in in quanto si tratta di energia proveniente dal cosmo, grazie alla capacità della piramide di fungere da catalizzatore.Dovrebbe essere utilizzata una piramide che rispetti le proporzioni della piramide di Keope, orientando una delle facce della piramide verso nord.
I cristalli possono essere posti sotto la piramide per una notte intera (preferibilmente non oltre).
Non bisogna purificare con la piramide l’Opale, per via dell’emissione di verde negativo delle piramidi (una determinata vibrazione che tende a mummificare persino i cibi), che rovinerebbe l’Opale per via della disidratazione a cui sarebbe esposto.
Carica con le Punte di Quarzo Ialino
Disporre intorno al cristallo da ricaricare, 4 punte di Quarzo Ialino biterminato orientate verso la pietra da ricaricare e disposte secondo i 4 punti cardinali.
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Buonasera, per caso è possibile purificare tutte le pietre con il sale (non a contatto diretto) e poi ricaricarle sull’ametista subito dopo la purificazione?
Ciao Elisa,
assolutamente sì, ti confermo che la tecnica di purificazione con sale indiretto e ricarica con drusa di ametista, non presente alcuna controindicazione e può essere quindi utilizzata per TUTTE le pietre e cristalli.
Unica accortezza, non superare le 2 ORE di purificazione con il sale 😉
Un caro saluto,
Andrea
Salve, volevo chiedere per quanto tempo devo lasciare il mio cristallo nella terra per farlo caricare?
Ciao Aurora, 24 – 48 h saranno più che sufficienti, ciao!
Ciao Andrea, quanto lasci in carica la pietra con le punte di quarzo ialino?Grazie 🙂
Ciao Elisa, puoi lasciarla da 4 ore fino a 24/48 ore (a seconda di quanto è “scarica” la pietra, puoi lasciarla in alternativa anche una notte). ciao!
Ciao,oggi mentre camminavo mi è caduta una pietra verde (il venditore mi ha detto che con questa sarei riuscita a sbloccare il chakra pistacchio), appena l’ho indossata mi sono Subito sentita meglio,libera, più aperta e felice,come ho già detto oggi mi è caduta e due pezzettini si sono staccati dalla pietra, quale potrebbe essere la causa?
Ciao Matilde, le pietre spesso si fanno carico dei nostri blocchi o problemi arrivando a sacrificarsi per noi. Prova a prendere i due pezzi della pietra in mano: se non senti più alcuna energia e le pietre ti sembrano “svuotate”, restituisci le due parti alla Terra, sotterrandole. Qualora tu senta ancora dell’energia, purifica le due parti e ricaricale e in ogni caso non dimenticare di ringraziare la pietra in entrambi i casi. Ti lascio degli articoli sulle pietre che si rompono, sulla purificazione e sulla ricarica delle pietre. ciao un abbraccio!
https://www.ilmondodeicristalli.it/come-restituire-i-cristalli-danneggiati-o-negativi-alla-terra/
https://www.ilmondodeicristalli.it/come-purificare-cristalli/
https://www.ilmondodeicristalli.it/come-caricare-cristalli/
Buongiorno , avrei bisogno di una informazione : la shungite va purificata e ricaricata ?
Buona giornata
Ciao Carla, la shungite fa parte di uno di quei minerali (pietre o cristalli) che spesso vengono indicati come “supercristalli” che non necessitano di ricarica o purificazione. Tuttavia il mio consiglio anche dopo averlo sperimentato personalmente è di purificare e ricaricare qualsiasi cristallo che utilizziamo, indipendentemente dalle proprietà ad esse attribuite. Sebbene molte di queste pietre abbiano un grande potere si comportano comunque da filtro, spugne o schermi da e per energie negative da cui potremmo essere colpiti, pertanto è buona norma pulire questi cristalli, anche come atto di amore e di rispetto verso gli stessi. Se vuoi purificare la shungite puoi utilizzare il sale con il metodo del sale indiretto (vedi il mio articolo https://www.ilmondodeicristalli.it/come-purificare-cristalli/). Un saluto, Andrea
Buonasera, ho acquistato una collanina di angelite e acquamarina, come faccio a purificarle e caricarle se sono nella stessa collana e non posso separarle ?
Ciao Matilde ti consiglio di utilizzare i simboli stampati per purificare il tuo bracciale, l’Angelite è una pietra delicata (mi riferisco al circuito disimpregnatore e Antahkarana qui trovi tutte le informazioni: https://www.ilmondodeicristalli.it/come-purificare-cristalli/
Ciao!
Buongiorno Andrea , per sbaglio mentre purificavo l’agata con il metodo del sale come da te indicato , invece di lasciarlo per soli due ore , sono rimaste per tutta una notte .
Non vedo segni troppo evidenti , nel senso che non riesco bene a capire se si siano leggermente scolorite o se sia solo un’impressione .. come posso recuperare ora ?
Il fatto di aver forse rovinato la loro struttura energetica ,come accennavi, cosa comporta ?
Grazie in anticipo .
Ciao,
non preoccuparti se come in questo caso è successo solo una volta il danno non è irreversibile.
Il problema del metodo del sale è che se è a contatto diretto con la pietra la può rovinare (non tutte le pietre).
Se esposta per lungo tempo e ripetutamente alla purificazione con il sale può rovinare energeticamente la pietra, quindi in questo caso, se proprio senti la pietra scaricata o che ne ha risentito molto, per farla rigenerare basterà lasciarla una notte su una terra dove è presente una pianta.
Un caro saluto,
Andrea