Come Caricare i Cristalli e le Pietre in Cristalloterapia
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In questi casi potremmo comportarci come un “vampiro” nei confronti delle nostre pietre, prosciugandole di energia, più rapidamente di quanto facciamo solitamente.
La carica può essere indicata anche nel caso in cui non abbiamo dato attenzioni alle nostre pietre per lunghi periodi (che saranno entrate in uno stato di inattività simile al nostro sonno).
Le conseguenze di una mancata carica possono portare alla devitalizzazione della pietra o un abbassamento della sua potenza energica e di conseguenza delle sue facoltà di guarire, fino alla frattura fisica della stessa.
Non è inconsueto notare l’apparizione di fratture che si formano senza motivo apparente sulla superficie dei nostri cristalli, in seguito a un periodo particolarmente impegnativo e stressante per loro.
Carica con la Luce Solare o Lunare
E’ uno dei metodi più conosciuti e più utilizzati: si lasciano i cristalli su un davanzale esposto alla luce della Luna piena o del Sole del mattino (avvolti in un panno ed evitando le ore più calde – 12:00 / 15:00) permettendo loro di assorbine le radiazioni.
Come già spiegato nel post dedicato alla purificazione dei cristalli, non tutti i cristalli amano la luce del Sole (che può tavolta rovinarli facendoli sbiadire) o la Luce lunare.
La regola generale prevede che i cristalli rossi, gialli e arancioni vadano ricaricati con la luce solare mentre quelli verdi, blu, rosa, viola, trasparenti e neri alla luce lunare.
Per la ricarica con la luce lunare sono indicate le fasi lunari di luna crescente o luna piena.
È possibile verificare la corretta esposizione consultando le schede di approfondimento delle proprietà di ciascun cristallo.
Carica con la Drusa di Ametista
Possiamo impiegare una drusa di Ametista o di Quarzo Ialino per ricaricare i nostri cristalli, adagiandoli sopra la sua (evitando di coprire la parte in rilievo in cui si sono formati dei cristalli più grandi, punto da cui sgorgano le energie autorigeneranti delle nostre druse).
Roberto Assagioli
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Possiamo lasciarli riposare una notte in casi non gravi, mentre almeno due giorni saranno adatti per ricaricare cristalli più compromessi.
A seconda delle dimensioni della drusa, è possibile ricaricare più di un cristallo alla volta (a meno che non abbia dimensioni considerevoli, è meglio non ricaricare più di due cristalli a volta, in tal caso raddoppiare il tempo di rigenerazione previsto).
Carica con la Terra
La terra non rappresenta solamente un efficace mezzo di purificazione per i cristalli, costituisce anche uno straordinario ventre materno per loro.
Infatti i cristalli si ricaricano completamente a contatto con la terra, a patto che siano presenti delle piante: la terra a contatto con le piante è ricca di vita, è vitalizzata e cede questa energia alle pietre.
Le piante riproducono sul piano sottile la fotosintesi clorofilliana, assorbendo le energie negative che trasformano in positive e rilasciano quelle positive, poi assorbite dalle pietre tramite la terra.
Poiché la terra svolge anche un’azione purificante nei confronti delle pietre, questo metodo è da evitare nel caso in cui una pianta sia malata o esile, in quanto se già debilitata o se la pietra è troppo carica di energie negative, può subire un forte contraccolpo che può portarla a morire velocemente.
L’unica controindicazione può essere data dalla possibilità, che il cristallo si sporchi di terra: nel caso in cui abbiate una pietra che non volete che si sporchi, inseritela in un sacchetto di tessuto prima di adagiarla sul terreno.
Carica con la Piramide
L’energia di cui la pietra sarà impregnata, sarà molto particolare in in quanto si tratta di energia proveniente dal cosmo, grazie alla capacità della piramide di fungere da catalizzatore.Dovrebbe essere utilizzata una piramide che rispetti le proporzioni della piramide di Keope, orientando una delle facce della piramide verso nord.
I cristalli possono essere posti sotto la piramide per una notte intera (preferibilmente non oltre).
Non bisogna purificare con la piramide l’Opale, per via dell’emissione di verde negativo delle piramidi (una determinata vibrazione che tende a mummificare persino i cibi), che rovinerebbe l’Opale per via della disidratazione a cui sarebbe esposto.
Carica con le Punte di Quarzo Ialino
Disporre intorno al cristallo da ricaricare, 4 punte di Quarzo Ialino biterminato orientate verso la pietra da ricaricare e disposte secondo i 4 punti cardinali.
Donata Secchi
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Ciao Andrea, intanto grazie di aver messo a disposizione di tutti noi le tue conoscenze !
Volevo chiederti riguardo alla ricarica con i 4 quarzi ialino biterminati, quanto tempo serve ?!?
Inoltre, avendo diversi di questi quarzi biterminati, se tagliassi una delle punte e ne usassi uno come ciondolo, la pietra ne “soffrirebbe” oppure posso fare tranquillamente ?
Grazie anticipatamente,
Fabio
Ciao Fabio,
solitamente sono sufficienti 4 ore (2 ore se vai di fretta). Ti sconsiglio di tagliare le punte, al massimo indossalo come biterminato ma tagliare un cristallo può compromettere il suo flusso energetico e diventare negativo in alcuni casi, quindi te lo sconsiglio vivamente.
Un caro saluto
Andrea
Ciao Andrea! Grazie anzitutto per i contenuti e gli articoli che pubblichi.
Ho appena acquistato ametrino, epidoto e una placca di Shunghite (consigliatami per riporre le pietre). In più ho una drusa di quarzo ialino.
Ho posto ametrino, epidoto e Shunghite per la purificazione nell’argilla verde ventilata.
Vorrei caricarle nella terra, per quanto tempo dovrò lasciarle? E quale modalità di attivazione è consigliata?
Ciao Alessandra,
grazie mille per le tue parole. La placca di Shungite può essere utile da tenere vicino magari sulla scrivania, ma rispetto a quello che si legge in giro assorbe le energie negative e deve essere purificata, non mi risulta si usi come stazione di carica per alte pietre (mi riferisco a quello che ti è stato indicato).
La ricarica con la terra è “lenta” ma efficace, perchè purifica e rigenera le pietre, se è la prima volta che purifichi le tue pietre puoi lasciarle due notti su un vaso di terra con una pianta, altrimenti basta anche una notte.
Per l’attivazione ti lascio un articolo in cui ne ho parlato: https://www.ilmondodeicristalli.it/come-attivare-cristalli/
Un caro saluto
Andrea
Ciao Andrea, ho appena acquistato un cuore di ossidiana arcobaleno. L’ho purificata con palo santo, caricata sulla drusa di ametista e attivata. Vorrei portarla al collo con catena lunga fino al plesso solare, secondo te è una buona idea? Magari in compagnia di un girocollo di ialino? Grazie per i tuoi preziosi consigli.
Ciao Donatella, il quarzo ialino e l’ossidiana lavorano molto bene insieme, in più indossata su plesso solare sarà anche un’ottima pietra protettiva e rinforzerà il tuo potere personale e la tua forza di volontà credo che tu abbia trovato un ottimo abbinamento! Un caro saluto Andrea